Spesso su internet si intravedono foto di lavori di Microblading o Trucco Semipermanente alle sopracciglia appena realizzati con effetti stupefacenti e iperrealistici. Bisogna comprendere però che come si dice “non è tutto oro quello che luccica” poichè bisogna considerare anche la durata di tale risultato…
il reale risultato non è quello di un lavoro appena fatto, ma bisogna valutarlo nel corso del tempo ( circa 2-3 mesi dopo), poichè l’amara delusione è sempre in agguato…
Spesso mi capita di utenti che si erano rivolti ad operatori la quale inizialmente felici per l’effetto realistico ottenuto, ma dopo soli 2 mesi, le famigerate sopracciglia con “effetto ultrarealistico” si erano trasformate in normale effetto matita sbiadito, a volte con colore virato o addirittura l’effetto totalmente scomparso.
Bisogna comprendere che pigmentare le sopracciglia con un dermografo o con una penna da Microblading non è come disegnare su un foglio di carta…
ogniuno di noi, come sappiamo, ha una tipologia di pelle che varia da soggetto in soggetto per lo spessore e altre caratteristiche quali pelle normale, grassa, sensibile, secca, mista etc.
L’operatore davvero esperto si adatta ad ogni tipo di pelle sapendo quali pigmenti ed aghi utilizzare a secondo del soggetto al fine di ottenere risultati con effetti sempre naturali e durevoli nel tempo… in poche parole la giusta forma in base al viso con “effetto pelo” sempre al Top !
Tricopgmentazione…trattamento risolutivo e realistico ma solo se eseguito correttamente…
Dettagli da non sottovalutare…
Anche per la Tricopigmentazione utenti cercano di prendere informazioni nei vari siti web, e spesso si ci affida alle foto “prima-dopo” pubblicate…
La cosa da tenere presente però è che i lavori “di fino” si vedono a medio-lungo termine…
un lavoro che appare subito “bello” non è detto che dopo 2-3 mesi si mantenga altrettanto visivamente “bello”.
Il cuoio capelluto è un tessuto particolare per motivi strutturali/fisiologici e il deposito del pigmento deve essere eseguito da parte dell’ operatore con un ago particolarmente sottile (con un diametro più piccolo rispetto ad aghi normalmente utilizzati per la dermopigmentazione in genere). Un “puntino” che deve simulare un bulbo pelifero rasato anche soli 2-3 mesi può allargarsi e virare il colore prendendo le sembianze più che di un bulbo, di un nevo…
Non di rado operatori non proprio professionali utilizzano aghi con un diametro più grande oltre che utilizzare pigmenti da tatuaggio…
in questo caso il risultato immediato paradossalmente sarà più “d’impatto e intenso” e quindi più gradevole in foto… ma il problema si presenterà a breve, anche solo 2-4 mesi, in quanto inevitalbilmente tale lavoro apparirà innaturale!
Al contrario, l’operatore esperto che durante il trattamento di Tricopigmentazione utilizza la strumentazione specifica, con aghi e pigmenti appositi, depositando tramite il Tricodermografo il pigmento nello strato giusto del derma, il risultato si manterrà senza alcun dubbio sempre perfetto e naturale nel tempo…
La Tricopigmentazione correttiva con protocollo ideato da Nino Giuffrida può intervenire per correggere lavori errati eseguiti da operatori inesperti.
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